L’avevamo anticipato sul nostro blog ed era una meta che da tempo avevamo in cantiere: finalmente la biciBassa va a Parma.
Domenica 1 Giugno è stata la volta buona, con il nostro Max che ha studiato l’itinerario per tempo concentrandosi sui tratti più tranquilli e panoramici. E il risultato è stato ottimo.
Partenza doppia: da Guastalla per la maggior parte, da Brescello altri. Alle 8 o poco più si sono inforcate le bici e via!
Una nota molto positiva è stata la presenza di due nuovi amici della bici Bassa, Rita e Paolo, ovviamente senza la maglietta ufficiale ma accolti dal gruppo a braccia aperte per la loro simpatia.
Da Brescello abbiamo preso la strada sull’argine per Coenzo ma già dopo la bonifica Scutellara abbiamo subito deviato a sinistra scendendo in direzione Lentigione. Non raggiungiamo il paese perché teniamo la destra fin dove la strada arriva a costeggiare la ciclabile, più in alto sull’argine. Troviamo quindi un accesso erboso e saliamo sulla pista che si snoda in un’atmosfera bellissima lungo i meandri dell’Enza, tortuosi e immersi nel verde dei pioppeti e della vegetazione del torrente. La ciclabile dell’Enza in questo tratto è davvero bellissima, con un fondo ben compattato e davvero vale la pena percorrerla.
Dopo curve su curve ma cullati dalla bella visuale naturale torniamo alla civiltà che ha l’aspetto del ponte di Sorbolo. Lo passiamo arrivando in paese giusto per un caffettino, un vizio antico per la bici Bassa.
Riprendiamo evitando accuratamente la statale e puntando verso est nell’aperta campagna su strade poco trafficate fino a sbucare nella località Ramoscello da cui in un paio di km si arriva a Chiozzola. Siamo sulla statale ma ben salvaguardati dalla ciclabile protetta che ci conduce fin davanti al famoso stabilimento della Barilla visibile anche dall’autostrada. Vorremmo fare una foto ricordo ma una solerte addetta della sicurezza ci invita a proseguire… Avevamo fatto scattare i sensori perimetrali e qualcuno ci avrebbe potuto scambiare per terroristi!
Seguiamo ancora la comoda ciclabile che costeggia via Benedetta e, da via Venezia dove sbuchiamo, siamo su via Trento e poi nei grandi viali del centro. Attraversiamo e arriviamo nel cuore di Parma lasciandoci la Pilotta sulla destra e puntando decisamente al Duomo e al Battistero, entrambi straordinari. Ci godiamo il primo e le foto non mancano.
Poi, a brevissima distanza, visitiamo l’antica farmacia di San Giovanni, da non perdere per la full immersion indietro di secoli tra vasi antichi, libri e arredi da spezieria dei monaci.
Girovaghiamo per il centro ma la nostra meta è la cittadella, ex roccaforte militare, area storica verde dove abbiamo intenzione di fermarci per il picnic. La presenza del luna park ci consiglia però di cambiare destinazione. Ovviamente ci dirigiamo al parco ducale sulla riva opposta del Parma, luogo dai viali assolati ma ricchissimo di piante ombrose e prati dove la gente prende il sole e si rilassa.
Noi invece facciamo lo spuntino. Non ci manca nulla, dai panini imbottiti allo strolghino di Rita e Paolo, dalla torta sbrisolona di Nadia all’ananas.
Le donne della biciBassa si sottopongono felicemente al rito del “prendere il sole” meglio di lucertole ma non possiamo restare tutta la giornata nonostante il posto sia molto invitante.
Facciamo un giro in bici per il parco e la foto ricordo davanti alla bella facciata del palazzo ducale.
Riprendiamo la via per casa ma non senza esserci tolta la voglia di un caffè o di un fresco gelato nella centralissima via Cavour.
Il sole del primo pomeriggio picchia, la strada per il ritorno è la stessa ma a Ramoscello ci fermiamo per un sosta-acqua sotto la tettoia ombrosa del caseificio Bassa Parmense che sembra deserto.
Non lo è, e il casaro Luigi Martini appare dal nulla, entra in simpatia col gruppo della biciBassa e ci racconta tutto della sua vita da casaro. Ci scappa anche l’offerta di tosone tagliato per l’occasione dall’aiutante Joseph, cosa graditissima!!! Poi ci fa visitare il deposito stagionatura delle forme di Parmigiano Reggiano, un colpo d’occhio straordinario!
Non vorremmo più andare via… Luigi è un fiume in piena e ci contagia.
Ma la strada per Sorbolo ci assorbe e la ciclabile alta sull’argine dell’Enza ci riaccompagna verso Lentigione e Brescello dove ci fermiamo per un’altra sosta acqua e troviamo un gruppo di ciclisti che vengono da Basilea!
Il percorso completo è stato di circa 85 Km in una giornata di sole caldo ma ancora senza afa. Grande domenica di biciBassa!